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Orto in movimento di Casale di Scodosia

10 agosto 2012, dal Libano

Verso fine maggio si sono raccolti i piselli che mi sono sembrati, ovviamente, i migliori del mondo ! In quel periodo erano pronti i piselli dell’orto e quelli cosiddetti ”proteici” seminati in campo insieme all’orzo per fare poi la pappa per i maialini. Sinceramente al gusto, al tatto e alla vista a me sembravano del tutto identici a quello dell’orto. Evidentemente la mia soglia di sensibilità è ancora molto bassa. Alcune piante le abbiamo lasciate andare in semenza e questo per la continuazione spontanea dell’orto.

Mi ero accorta che qui e lì spuntavano delle piantine di cardo e di carciofo, figlie delle tre piante di cardo e carciofo che dimorano in orto da alcuni anni e a cui era stato negato il diritto di riprodursi con le fresature invernali di “preparazione del terreno“. Il colore argenteo delle piantine fa si che siano facilmente riconoscibili tra tutte le altre erbe. Ho messo subito un bacchetto di bamboo vicino ad ognuna di loro e ora sono alte, belle e rigogliose e una piantina di carciofo ha fatto due meravigliosi fiori viola su cui perennemente i bombici fanno festa.

L’orto in movimento sta “muovendo“ i suoi primi passi, ESISTE !
Orto biologico tradizionale a Casale di ScodosiaAnche le insalate sono state abbondanti e accompagnandole con fogliette di malva, piantaggine, menta, strangolaochi, fiori di margheritine  …. sono state la base di mesticanze dai mille gusti.
Dalla fine di maggio fino a circa metà giugno ho abbandonato l’orto per problemi e tristezze mie personali e l’orto si è riempito di farinaccio che ha raggiunto in venti giorni l’altezza di più di un metro e mezzo nascondendo tutte le piante e inibendone la crescita. Poi sono rientrata con forza e determinazione in orto  quando ormai tutti in fattoria lo davano ormai per perso definitivamente. Il farinello non è difficile da estirpare con le mani e non oppone,  anche se così cresciuto,  una grande resistenza e così “ho rimesso in luce“ un po’ alla volta, il che vuol dire altri 15 giorni almeno, tutte le piantine. In particolare i pomidoro avevano “filato“ e si dimostravano molto molto esili e senza consistenza per affrontare una postura eretta e per una possibile ripresa. Sono stati maritati con bacchette di bamboo, cosa che sarebbe stata fatta ugualmente ma in questo caso, la riuscita della ripresa era proprio una scommessa ! Vi saprò dire tra breve quanti kg di conserva riusciremo a produrre ! Sarà comunque un a grande conquista.
Le melanzane anche loro provatissime dal mio temporaneo disinteresse stanno dando una grandissima soddisfazione e con immenso orgoglio l’altro giorno ho mostrato a tutti in fattoria le dimensioni e l’aspetto di ottima salute che dimostrano ! un miracolo !
Abbiamo già raccolto molto sedano per le zuppe. Anche lui era praticamente introvabile tra il farinaccio altissimo ed è stata una vera caccia al tesoro per trovarlo sperando che non avesse perso la voglia di crescere. Abbiamo tenuto  tutte le foglie del sedano le cui tisane sono molto utili per il mal di gola e l’afonia. Abbiamo provato a fare la zuppa solo con le foglie :squisita ! Non so perché noi di solito buttiamo sempre via le foglie del sedano, non capisco proprio! Con semi di sedano si può impastare il pane !

Se per il sedano l’impresa è stata ardua, per il prezzemolo ho dovuto mettere in gioco tutta la mia pazienza, attenzione e caparbietà ma adesso siamo in grado di preparare dell’ottimo “tapuli“, antipasto tipico Libanese a base di prezzemolo, di adoperarlo ora e  di metterne via per l’inverno. In Libano il prezzemolo come pure le foglie di menta o le foglie di origano vengono usati come elemento fondamentale di un piatto non come accompagnamento, mi spiego, spesso sì mangia una insalata fatta di foglie di menta o di origano ed il tapuli è fatto di prezzemolo con pochi pezzettini di pomodoro non viceversa come faremmo noi.
Tutto sommato il farinaccio cresciuto intorno alle piantine da orto ha fatto da controllo della crescita cioè mano a  mano che  lo toglievo, gli ortaggi  riprendevano la crescita e, dato che per togliere il farinaccio ci ho impiegato circa 15 -20 giorni,  abbiamo le varie piante che vanno in produzione scaglionate nel tempo, in pratica non abbiamo la produzione concentrata  tutta negli stessi giorni ma le piantine vanno in produzione un po’ alla volta seguendo I tempi con cui sono state liberate dal farinaccio! Che bello! può essere un modo con cui avere produzione differita! Il farinaccio levato è stato sempre adagiato nelle interfile ed ha funzionato come pacciamatura e farà da concime .
La speranza è che magari l’anno prossimo non ci siano più né file né interfile ma solo “zone” dove cresce prevalentemente il sedano, il prezzemolo …l’insalata.
Le fragole, che stavano in orto da qualche anno, quest’anno hanno già fatto la seconda fioritura e produzione, e le fragole sono molto più grandi di quelle della primavera, e questo è dovuto secondo me alla irrigazione. Gli altri anni dopo la produzione primaverile andavano in riposo fino all’anno successivo .

Le rape rosse sono squisite, il sapore testimonia un giusto quantitativo di zucchero. Abbiamo fatto i ravioli ripieni di rape e li abbiamo conditi con una crema fatta con le foglie delle stesse rape! La complementarietà ha avuto molto successo tra i palati della fattoria  e adesso lo proporremo dall’Angolo dei Sapori della Fattoria, agli amici che vengono al ristorante.
Mi viene in mente che  anche nelle confetture sono solita mettere qualche foglia  insieme ai frutti. Non l’ho trovato scritto da nessuna parte ma così a sentimento la cosa mi sembra bene, come naturale completamento di un gusto prevalente !

Ritorniamo alle rape. Sono buonissime lessate e “condite“ con lo zaziki greco fatto con cetrioli, aglio, sale e joghurt, abbinamento veramente apprezzato , provato due sere fa a Casale di Scodosia. A proposito il nostro sale è “magico” : sale biologico di Sicilia e erbette della Fattoria tritate insieme . Da solo serve per condire un pasta .

Zucchino sicilianoI peperoni non sono ancora pronti mentre le zucchine siciliane lunghe  lunghe si sono prodotte a meraviglia (vedi foto di tre giorni fa a Casale di Scodosia) e perciò terremo i semi per l’anno prossimo e alcune come la solito le lasceremo andare in semenza in loco. Le altre zucchine, quelle locali normali, non so perché non sono nulla di speciale anzi alcune sono amare e immangiabili…. semente biologica, tutto in regola …ma da non tenere …

Non seminiamo più spinaci, c’è tanto di quel farinello che la natura ci offre, sempre pronto quando ne abbiamo bisogno senza seminarlo, innaffiarlo, accudirlo ..che meraviglia  !!!
Abbiamo cominciato a cucinare anche l’amaranto, i cosiddetti albioni, in Veneto, che sono veramente saporiti ma di questi ancora non mi sento di dire nulla in più ..dobbiamo fare esperimenti ..
Anche la bardana e’ sotto osservazione !

Abbiamo iniziato l’orto invernale mettendo a dimora  tutte le specie di broccoli, verze e cavoli che ho trovato in giro, nuova serie di zucchini, fagioli, insalate, radicchi…. finocchi ….
Ho pensato che alle persone che verranno a mangiare al ristorante da noi, regaleremo sempre l’eccesso di produzione dell’orto e della frutta.
Abbiamo seminato ora in orto il mais “cinquantin” che in 50 giorni dovrebbe andare a maturazione.
Mentre le semente di mais portata dal Libano non ha dato grossi risultati, riproverò cercando di capire… cercando di capire. . E dal Libano porterò la semente delle fave che sono spontanee nei prati circostanti il convento di Saint Sauveur vicino a Sidone, dove mi trovo. E se mi riesce anche tre piccoli cedri del Libano ovviamente !!!
Tra breve metteremo a dimora le cipolle invernali.

Erba madre orti in movimentoA partire dalla segnalazione e donazione delle sementi di una anziana del luogo stiamo coltivando l’erba madre, pianta tipica, un tempo, del basso veronese e ora completamente dimenticata con cui speriamo di reintrodurre anche la vecchia ricetta dei ravioli ripieni delle foglie di questa bellissima pianta come ci ha ricordato la signora ….
I rami delle piante da frutto che vivono nello spazio dell’orto, e che non sono mai state  potate, con il peso della frutta si erano abbassate fino quasi a toccare terra, ora che la frutta è stata raccolta si sono rialzate talune anche di mezzo metro. Considerazione banale, è stato tolto un grosso peso! Si ma vedere le piante che si alzano e si abbassano fa una certa impressione ! Dove per passare fino a pochi giorni fa dovevo abbassare la testa ora posso stare eretta .
Altra considerazione, le foglie delle querce cadute a primavera hanno fatto una ottima e resistente pacciamatura e da ultimo anche loro saranno concime. Chissà che elementi contengono, sarà da studiare !

Non c’è stata nessuna invasione di insetti nocivi o muffe o danni sulle foglie di nessun tipo ! Almeno per ora !

La recinzione tiene fuori dall’orto, almeno per ora, galline e avicoli in genere e quasi tutti i coniglietti (vedremo con i cavoli e le verze!); il pavone, invece, è un assiduo frequentatore dell’orto ! Non ho ancora capito a cosa sia interessato !

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