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"Il Filo d'Erba" Altaura e Monte Ceva - Padova - Veneto - Italia
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Bando “Coltiviamo Agricoltura Sociale” - Edizione 2017

Descrizione del progetto

Nei territori in cui operano le realtà coinvolte nel progetto esistono motivi di disagio sociale dovuto sia a condizioni di povertà locale, sia ad una forte componente di immigrazione non ancora integrata con la popolazione autoctona.
Il progetto La CU.R.A, tramite l’interesse comune di etnie, religioni e condizioni sociali diverse verso l’agricoltura ed i metodi di sostenibilità utilizzati dall’azienda bioecologica Altaura e Monte Ceva, mira a promuovere una reciproca conoscenza e a stabilire buoni rapporti tra i soggetti coinvolti nel progetto.

La realizzazione di questo progetto intende contribuire, da un lato, alla conoscenza e rispetto della natura ed ai metodi di sostenibilità che possono essere applicati in agricoltura e, dall’altro, all’offerta di opportunità concrete di conoscenza tra la popolazione e richiedenti asilo, vincendo la battaglia  della diffidenza o, peggio, delle ostilità tra persone di nazioni ed etnie diverse, molto spesso derivata solo dal fatto di non avere avuto l’opportunità di fare reciproca conoscenza motivata da un interesse comune.
In sintesi, partendo dalla “cura” della Natura, il progetto intende combattere l’ignoranza a favore della conoscenza, mettendo in relazione le persone e la terra, avviando un processo di trasmissione, creazione e restituzione di risorse:

  • Della Natura: piante, semi, frutti, animali, equilibri ecologici e di convivenza tra i mondi (animale, minerale, vegetale)
  • Delle persone: lo studio, la trasmissione di conoscenze, il lavoro di coltivazione, raccolta, trasformazione, l’invenzione di prodotti e procedure
  • Del territorio: il Genius Loci, la dimensione culturale locale, le caratteristiche geografiche e topologiche, le persone che vi abitano, i cambiamenti sociali in atto, le nuove generazioni, il sistema produttivo, i servizi per le persone

Nell’Agricoltura Sociale, tutte queste risorse sono oggetto e soggetto di cura.

SOSTENETECI e VOTATE !

Il progetto prevede di avviare il processo di Cura reciproca attraverso l’attività agricola della Fattoria Sociale nella quale coinvolgere richiedenti asilo. I frutti di questo lavoro di agri-cultura (perché sono prodotti, ma soprattutto conoscenze) verranno donati al territorio durante il mercato settimanale. Saranno i richiedenti asilo, con un supporto tutoriale, a gestire gli spazi e le attività con dimostrazioni, “consulenze”, informazioni su come valorizzare le risorse della Natura, informazioni sull’uso in cucina di ciò che la Natura ci regala (es. erbe spontanee) e sulle ricadute positive di quest’uso per la salute. Saranno sempre i richiedenti asilo che porteranno per le scuole del territorio queste informazioni nelle vesti di protagonisti e ambasciatori di conoscenze e di una filosofia legata alla biodiversità ed al rispetto della natura. Per le scuole, inoltre, saranno portati anche i giochi della tradizione rurale ma anche i giochi dei paesi da cui provengono.

L’obiettivo finale è di proporre la Fattoria Sociale come luogo di aggregazione sociale e di sviluppo culturale.

L’azienda agricola Altaura e Monte Ceva, condividendo gli obiettivi fissati dalla Dichiarazione di Rio sull’ambiente e lo sviluppo sostenibile ha avviato la rinaturalizzazione delle due sedi agrarie dell’azienda (Casale di Scodosia e Battaglia Terme) sin dal 1998, convertendosi al metodo di coltivazione biologico.
La Fattoria di Casale di Scodosia insiste su 26 ettari di terreno. Con i suoi fossi e siepi è stata creata una zona di vegetazione sana e rigogliosa, un’oasi per la fauna selvatica che offre la possibilità di conoscere dal vero la vita dei campi, gli animali della fattoria e le tradizioni contadine. Un bosco di querce, noci, noccioli, frassini, ontani e paulownie ricopre circa la metà dell’azienda. Dodici ettari di terreno sono coltivati a mais, frumento ed erba medica. Tra le piante vi è il ricovero per le pecore e le capre, le galline, le anatre e le oche e sotto le paulownie trovano riparo i bovini, i suini e gli asini. Riparate dai noccioli le api hanno le loro arnie ed i visitatori possono ammirarle in sicurezza da un’apposita casetta di zanzariera. Queste opportunità sono offerte tramite l’attività di fattoria didattica, che assieme all’agriturismo, ricavato negli annessi rustici, impegna da tempo l’azienda alla diffusione delle conoscenze del mondo agricolo e delle tradizioni rurali. La ricerca costante dell’equilibrio tra esigenze dell’uomo e  della natura ha convinto la titolare dell’azienda agricola Altaura  Monte Ceva ad aggiungere nelle proprie proposte anche quella di Fattoria Sociale, per l’esercizio della quale l’azienda è iscritta dal 2016 all’albo della Regione Veneto.
Nella primavera 2017 l’Ente Parco Regionale dei Colli Euganei, nell’ambito del Programma della Rete Rurale Nazionale 2014 – 2020, ha segnalato la Fattoria Altaura e Monte Ceva per l’identificazione tra le 10 aziende agricole che rappresentano per tipologia e modalità di gestione un caso di eccellenza da segnalare all’attenzione delle altre aziende agricole e dell’opinione pubblica a livello nazionale, in relazione alle proprie attività di conservazione della biodiversità.
La sensibilità e l’amore per il territorio e la natura, dimostrato nell’impegno di anni, ha permesso, quindi, alla titolare dell’azienda agricola Altaura e Monte Ceva di maturare il bisogno di affrontare nuove sfide, in particolare nei confronti dell’accoglienza ed integrazione di immigrati e richiedenti asilo.
Occuparsi della conservazione della biodiversità senza considerarla come una piccola parte, e non certo la causa del malessere umano odierno, è cosa sterile.
La svalutazione del benessere della persona, come bene comune da difendere, è l’origine della perdita di controllo su un’economia a vantaggio di tutti e di un rapporto con la Natura teso a trarre da essa il necessario nutrimento e a godere la sua bellezza senza distruggerla, per il sostentamento e la gioia di tutti.
L’incontro fortunato tra l’azienda agricola e la cooperativa sociale Tangram ha permesso di incanalare esperienze ed ideali condivisi, facendo squadra per gli obiettivi comuni definiti dal progetto La Cura.
La cooperativa sociale Tangram opera in Veneto sin dal 1997 e si occupa della promozione dei diritti, dell’agio e del benessere sociale, con particolare attenzione a coloro che vivono  in condizioni di marginalità, deprivazione e disagio. Eroga servizi socio-assistenziali ed educativi per minori e famiglie, gestendo anche strutture di accoglienza residenziale per minori allontanati da famiglie. Negli ultimi anni ha rivolto la sua esperienza in progetti di accoglienza per migranti richiedenti protezione internazionale.

SOSTENETECI e VOTATE !

OBIETTIVI

Il progetto CU.R.A si propone i seguenti obiettivi:

1-Formazione e professionalizzazione all’educazione alimentare, ambientale e alla salvaguardia e  implementazione della biodiversità del territorio.

Il passaggio, dallo sfruttamento della Natura in maniera tradizionale alla cura dei terreni in maniera sostenibile viene proposto dalla ventennale esperienza della Fattoria nell’ambito dell’agricoltura biologica e di agroforestry.
La conoscenza vincerà l’ignoranza di chi non misura gli effetti che derivano dal rapporto indissolubile e inevitabile di causa ed effetto che lega ogni nostro atto alle conseguenze su di noi stessi, sugli altri e su tutto il mondo  in cui viviamo.
Il lavoro offerto dall’azienda agricola biologica multifunzionale, coprendo vari aspetti legati all’agricoltura e alle attività connesse, offre occasioni di apprendimento e formazione, che possono rappresentare una opportunità unica per un inserimento lavorativo. L’acquisizione e maturazione di competenze di base teoriche e tecnico operative soddisfacenti per saper gestire in modo corretto gli animali e il loro nutrimento, utilizzare attrezzi di lavoro, riconoscere la stagionalità dei lavori orticoli ecc. , arricchiscono la cultura personale e sono basilari per un eventuale impiego in una delle molte aziende agricole presenti nel territorio. L’acquisizione di conoscenze e abilità nella preparazione di cibi sani apre possibilità lavorative nella ristorazione ed è utile per la vita dell’individuo.
Educazione ambientale, alimentare e salvaguardia e implementazione della biodiversità sono i temi che da sempre caratterizzano la Fattoria e che ci impegniamo a trasmettere ai nostri ospiti.
Sarà valutato in itinere se, per motivi di tempo, sarà il caso di coinvolgere gli ospiti nelle attività di Fattoria didattica e sociale, nella ristorazione e nell’accoglienza per l’alloggio.
Le conoscenze e competenze per un approccio umano nei confronti della Natura bella e utile potrebbero essere di fondamentale importanza per stimolare, con la collaborazione tra paese di origine e ospitante, l’inizio di progetti simili nei paesi di origine degli ospiti.

2- Miglioramento del benessere personale per tutti i soggetti coinvolti nel progetto come conseguenza del raggiungimento di una maggiore autostima personale conseguita tramite l’acquisizione di specifiche competenze ed attraverso una relazione equilibrata con gli animali, con la Natura e con i compagni coinvolti nell’esperienza. La crescita delle piante che si mettono a dimora, l’allevamento dei cuccioli, il contributo alla conservazione di un ambiente sano rendono tutti partecipi di un processo creativo che ci proietta naturalmente verso un futuro pieno di speranza per una vita migliore. Inoltre, il benessere che contribuiamo a creare anche per la comunità locale aumenta l’autostima. Le piante e gli animali reagiscono rapidamente alla cura dell’uomo e lo ricambiano con la produzione di nuove foglie, fiori e frutti e con manifestazioni di affetto rafforzando l’autostima.

3- Mens sana in corpore sano:  l’attività fisica a diretto contatto con la Natura, oltre agli effetti sulla salute del corpo, contribuisce a ridurre lo stress e a moderare eventuali comportamenti aggressivi. I ritmi del tempo secondo Natura vengono  percepiti come rinormalizzanti e tranquillizzanti.

4- Acquisizione di concetti di costanza e affidabilità nel portare a termine un progetto, così da poter accedere in maniera responsabile al mercato del lavoro. Molte operazioni agricole manuali, anche quelle semplici, possono essere condotte in gruppi di due o più soggetti; ciò facilita il miglioramento di competenze relazionali legate allo stare in un gruppo finalizzato ad uno scopo ed è di grande aiuto per l’ampliamento delle competenze lavorative per emulazione e per un senso positivo della competizione. L’attività agricola offre l’occasione per l’apprendimento e la messa in opera delle norme vigenti in materia di sicurezza del lavoro nel settore agricolo.

5- Integrazione nel territorio.
Tramite la presenza di un nostro gruppo, una volta la settimana al mercato del paese, per la condivisione con la comunità locale delle esperienze e conoscenze “agri-culturali “ acquisite in Fattoria e la donazione di piante e semi raccolti e confezionati con i nostri ospiti, si punta alla conoscenza reciproca che è la base per fondare dei buoni rapporti.  La modalità sarà quella del teatro all’aperto in cui saranno rappresentate l’ educazione ambientale, alimentare e la salvaguardia e l’implementazione della biodiversità.
Successivamente la Fattoria si candiderà a diventare un punto di aggregazione socioculturale, un centro  di educazione ambientale permanente, di formazione e di professionalizzazione alla sostenibilità, un nodo di una rete di informazioni e scambi con altre Fattorie italiane, istituti agrari e  università nazionali e internazionali. Per tali motivi sarà ricercato il collegamento e la collaborazione con i paesi di origine degli ospiti.
Lo spaccio aziendale per la vendita dei prodotti, inoltre, offrirà una ulteriore esperienza lavorativa e di inserimento nel territorio.

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